STEFANO CARLINO     L'INUMANESIMO   La pittura è un'arma… del pensiero… del cuore… del Vangelo.

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E

Capitolo 13

E

La pittura è un'arma...
del pensiero... del cuore... del Vangelo.

 

La potenza della pittura nella storia.


 

 

Il pianto ed il sorriso

sono la nostra vera pelle,

i nostri veri abiti,

le nostre vere case,

le nostre vere nazioni:

ritorniamo dentro di noi.

E’ il primo passo da compiere per riaprire il Vangelo… e per ritrovare anche la Pittura.

 

 

 

"Gli uomini, non avendo potuto guarire la morte, la miseria, l’ignoranza,

 hanno creduto meglio, per essere felici, di non pensarci." 

Blaise Pascal

 

Arte e Scienza: sembrerebbe la divisione del mondo tra idealisti e pragmatici, ma si può andare in un'unica direzione, ammesso che entrambe coltivino ancora del sano intuito cercando Dio... non solo macchie d’autore e atomi sterilizzati.

 

Le grandi scoperte scientifiche hanno avuto sempre un effetto immediato, tangibile: la scienza modifica la materia, cambia le cose.

Con minor clamore, lentamente, profondamente, le opere d’arte hanno fatto molto di più: come un faro proiettato nelle tenebre hanno accompagnato gli uomini restituendogli un valore, restituendogli la vista.  Ora puoi passare! Ora fermati!

 

E’ ora che vi confrontiate tutti con Dio!

 

 

La pittura è un’arma del pensiero…

 ma di quale pensiero si tratta?

 

"L’uomo è manifestamente nato per pensare; qui sta tutta la sua dignità e tutto il suo pregio; e tutto il suo dovere sta nel pensare rettamente. Ora, l’ordine del pensiero sta nel cominciare da se stesso, dal proprio autore e dal proprio fine. Ma a che cosa pensa il mondo? Non pensa mai a questo, ma a danzare, a suonare il liuto, a cantare, a scriver versi, a far tornei, a battersi, a diventar re, senza pensare che cos’è un re e che cos’è un uomo. Tutta la nostra dignità consiste dunque nel pensiero. E' con questo che dobbiamo nobilitarci e non già con lo spazio e il tempo che potremmo riempire. Studiamoci dunque di pensare bene: questo è il principio della morale".                           Blaise Pascal                                                                                                         

 

 

Non possiamo continuare ad affidarci unicamente al nostro credo scientifico, allo stesso modo non possiamo continuare a credere che l’arte sia morta e che ogni  tanto compaiano degli zombie che pretendono di trascinarci ancor  più nel fango. L’arte è stata ferita, ma non è affatto morta!

 

Come una madre riconosce il proprio figlio tra tanti, niente di più semplice e naturale  ritornerà ad essere per gli esseri umani l’amore per l’Arte ed il diniego per ciò che non lo è stata. Certo che tutto è discutibile,  lo sono i concetti stessi d’imparzialità e di obbiettività, premesso questo, sforziamoci di pensare, di agire e di dipingere meglio.

 

“Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce.”

Blaise Pascal

    

La pittura sembra un mestiere tanto inutile da essere in verità un motore primario che ha dato luce alla storia: il mondo non è stato cambiato soltanto con la forza delle spade.  Né Carlo Magno, né altri imperatori, né le crociate, né alcun tribunale dell’Inquisizione hanno dato origine al mondo moderno.

 

Chi ha anticipato i tempi?

Chi ha influenzato  e sedotto il pensiero, la moda, la cultura?

Gli imperatori? I musicisti? I filosofi? Gli scienziati? 

Tutti, certo, ognuno nella propria specificità.

 

Ma vorrei riproporre la domanda. Qual’è stata  la scintilla che ha provocato il grande incendio culturale? Il mondo moderno con chi è nato?

All’inizio del Quattrocento, chi ha liberato il mondo dal  letargo medioevale?

 

Chi ha compiuto la più grande rivoluzione della storia dopo quella di Cristo?

 

Un giovanissimo pittore. Che ha ricordato Cristo in maniera potente.

Tommaso di Ser Giovanni, detto Masaccio.

Masaccio morì a soli ventinove anni, qualcuno sostiene che sia morto anche più giovane, ma furono abbastanza  per  concludere mille anni di oblio medioevale.

 

Ora guardiamo meglio il tutto:

Masaccio ha compito una rivoluzione incredibile dipingendo alla sua maniera la rivoluzione compiuta da Gesù. In quel Medioevo additato sempre come letargo, vi sono stati grandi uomini, e grandi Cattedrali, e un grande “Cantico dei cantici” che dalla Bibbia fu riportato nel mondo dell’arte… ed una grande “Divina Commedia”, ed un grande Giotto: teniamo presente questa linea perché è la linea dell’Umanesimo Universale… che non conosce letargo.

 

 

Dunque… chi ha compiuto la più grande rivoluzione della storia

dopo quella di Cristo se non ogni essere umano che ha creduto

in Dio fino ad applicare la Sua Legge?

 

Chi ha applicato nel migliore dei modi la Legge di Dio?

 

I grandi artisti?

 

Nessun artista è superiore ad un Santo!

 

I Santi dipingevano il mondo intero,

gli artisti devono accontentarsi

di dipingere una tela

o di dipingere versetti.

 

Una verità però l’abbiamo scoperta:

è difficile trovare qualcuno che possa amare i Santi più degli artisti.

 

La vera rivoluzione che compie Masaccio in pochissimi anni di vita è quella di completare la grandezza di Giotto e del suo amore per San Francesco d’Assisi:  in altri termini Masaccio sta facendo nascere la pittura nel vero senso del termine.  E pian piano il mondo scopre che la pittura è davvero un’arma del pensiero del cuore del Vangelo, inferiore a nessuna arte, anzi… con Masaccio… inizierà ad evidenziarsi l’inferiorità di tutti  gli altri istituti umani nei riguardi della Pittura.

 

Vi sono le scienze, vi è la filosofia, vi è questo… vi è quell’altro… ma… ora nel mondo vi è anche la pittura che ha il potere di abbracciare ogni campo umano, e soprattutto ampliare il Messaggio Divino che era rimasto bloccato nella rigidità delle icone bidimensionali per mille anni scadendo in artigianato.

 

Le Icone riescono Benissimo a Dio:

le Acheropite sono davvero Sante,  ma noi qui, siamo solo uomini che dipingono.

 

 

Dai frutti che Masaccio ha seminato raccogliamo davvero la più grande rivoluzione culturale della storia.

 

Si riapre la questione principale del trattato:

LA VISTA.

 

Il Cantico dei Cantici in San Bernardo di Chiaravalle si esprimerà in forme architettoniche con una potenza pari a quella della Divina Commedia di Dante: due colossi artistici senza precedenti. Il giovane Masaccio non può competere con quei colossi:  non può competere perché è morto troppo giovane, ma con Bernardo e Dante potranno competere Paolo Uccello, Piero della Francesca, il Verrocchio, Leonardo e Raffaello, e molti altri artisti,  ma soprattutto Michelangelo e dopo Caravaggio che completeranno ciò che Masaccio aveva indicato a tutti i pittori…Giotto!

 

La linea dell’Umanesimo Universale è una catena d’amore, d’impegno, d’intuizione e di risultati che vanno oltre le definizioni storiche artistiche e filosofiche, ma la matrice di ciò deriva proprio da Masaccio ancor più che in Giotto,  avvisando che… se la pittura verrà intesa in una certa maniera, non teme rivali in nessun campo.

 

Prospettiva, anatomia, psicologia dei personaggi, racconto storico, Vangelo: in una sola parola, PITTURA. Sarà tutto ciò che l’orda sbrigativa di Picasso demolirà con quel bordello avignonese del 1906-07 fino ai nostri giorni, ma gli uomini si sa che hanno bisogno di crearsi miti, anche quando i miti in questione sono solo delle virgole: è troppo facile emergere così come ha fatto Picasso, affidarsi al partito e cavalcare l’onda. E così siamo ritornati alla rigidità delle forme del Medioevo e poi oltre, ancora più indietro, ma questa volta di Sacro non è rimasto nulla.

 

Quanti miti di cartone ha avuto il mondo: basta accendere la televisione per rendersene conto… ci sono bordelli avignonesi dappertutto!

 

Tutto è importante ed utile nella vita, la cosa meno utile è proprio la pittura… eppure… la pittura è veramente tra le prime cose che Dio vede per apprendere lo stato di salute dei Suoi figli.  

Sono addolorato nel pensare a quel grande invidioso che ha avvelenato il giovane Masaccio, oltre a commettere un omicidio, ha negato al mondo un Michelangelo.

 

Masaccio

Il Tributo

 

Sulla  strada aperta da Masaccio la pittura sferrerà i suoi artigli prendendosi il potere su tutto, influenzando le altre arti… e così proseguiranno Donatello nella scultura e Brunelleschi nell’architettura: l’Arte trascinerà il mondo nell’Umanesimo.

Nei libri di storia, finalmente, non solo più sangue e soprusi e la vergogna di definirci esseri umani.

 

QUESTA E’ STATA UNA RINASCITA!

QUESTO ERA INGEGNO ARTISTICO!

QUESTA ERA FEDELTA’!

 

      

                   Donatello                                                      Brunelleschi

                   Il Gattamelata                                              La Cupola di S. M. Del Fiore

 

Chi ha perfezionato l’Umanesimo restituendo una ineguagliabile dimensione umana alla vita fino a  farci “rinascere”?

Leonardo ne darà la sua versione aristotelica- scientifica.

Michelangelo ne darà la sua versione platonica-filosofica.

Raffaello né darà la sua versione nella sintesi dei primi due.

E poi Giambellino, Giorgione, Tiziano, Tintoretto, Veronese… e poi… ma quanti artisti… e sono tutti cristiani… come è possibile una cosa del genere? Altrove il Signore ha preso il raffreddore?

 

Lì dove vi è stato poco Cristo… quel po’ di Cristo è emerso ugualmente… basti notare anche la Pittura Russa Comunista del Novecento, quella che la critica d’arte non vi ha mostrato, per comprendere che sopra il Comunismo… in quegli artisti ha parlato Dio.

 

Nella seconda metà del Settecento, chi ha anticipato l’essenza del Romanticismo?

L’illuminismo spirituale di Goya che arrivò fino a Turner.

 

L’anima stessa del Romanticismo che sarà incarnata ai massimi vertici da Leopardi e Beethoven troverà un punto cardinale nella pittura “cosmica” di uno dei massimi paesaggisti della storia, Turner.

L’esaltazione del furor leonardesco negli ultimi studi luministici di Turner sono già, con un secolo d’anticipo, pittura informale contemporanea!

 

Ma Turner non è Emilio Vedova!

 

      

        W.J.M. Turner                                   Emilio Vedova

        Tempesta di neve sul mare                 Senza titolo 1986  

        ad  Harbor’s Mouth  1842                  

   

Nella seconda metà dell’Ottocento, chi ha influenzato la musica sinfonica liberandola in nuove armonie “impressionistiche”?

Gli Impressionisti francesi! Ancora una volta, come sempre, la pittura!

 

 

La pittura è un’arma silenziosa dall’eco impressionante!

Quindi pretendete! Pretendete tutto da essa!

Non avvilitevi con Picasso, Duchamp, Mirò, Warhol, Rauschemberg, Burri, Fontana e Piero Manzoni!

Dopo cento anni di inganni e di lavaggio del cervello, restituiamo alla critica contemporanea con la stessa impudenza la sua “Merda d’artista”, perché l’Arte non sarà mai né merda, né cessi sui piedistalli!

 

La pittura può essere tutto o niente:

è la medesima differenza che c’è tra Leonardo e Mirò.

 

 

 

"Poiché scegliere bisogna, vediamo ciò che vi interessa di meno. Voi avete due cose da perdere: il vero e il bene; e due cose da impegnare nel gioco: la vostra ragione e la vostra volontà, la vostra conoscenza e la vostra beatitudine; e la vostra natura ha due cose da fuggire: l'errore e la miseria. Valutiamo questi due casi: se guadagnate, voi guadagnate tutto; se perdete, non perdete niente. Scommettete dunque che Egli Esiste, senza esitare."                        

Blaise Pascal

 

Ogni secolo ha una nuova arte, è stato sempre così. L’arcaicità di questo secondo medioevo  è all’apice della sua espressione: noi tutti le daremo una spinta con tutta la nostra forza affinché  possa ruzzolare velocemente verso  il declivio.

 

Per ritornare da Picasso a Michelangelo…  cosa ci vuole?

 

Come suggerisce Pascal… chi dobbiamo chiamare in nostro aiuto?

 

Bene… chiamate Dio senza esitare!

 

 

“Non ci si libera di una cosa evitandola, ma soltanto attraversandola.”

C.Pavese

 

Ai massimi vertici umani, quelli dell’Arte, della Scienza e della Filosofia, per poi scendere, e purtroppo si scende, ai vertici della Politica, dell’Artigianato e del Commercio, tutto ciò che facciamo è frutto del nostro pensiero e del nostro amore, ma sono soltanto strumenti umani.

Potremo ottenere frutti semi-divini solo quando l’artista, il filosofo, lo scienziato li riconducono a Dio.

 

E’ l’uomo che deve umanizzarsi  non certo Dio: questo lo dico perché non vorrei che si fraintendesse il mio messaggio di un “Nuovo Umanesimo” per tendere all’Umanesimo Universale, quando dico che Masaccio ha insegnato il Vangelo meglio di tutti gli uomini non Santi… vedendo Dio come un Amico,  sopra le spalle di Dante e di Giotto, a  loro volta sulle spalle di Sant’Agostino e San Francesco… un Vero Umanesimo Universale, infinito, di artisti del cuore… perfezionato nel tempo da Michelangelo, da Caravaggio e da molti altri fino a Pascal, a Tolstoj, a Rockwell. 

Un Umanesimo Universale fatto di artisti superiori… da Bernardette a Madre Teresa di Calcutta, a San Pio e ad una quercia solare come Voi Santità che siete sempre vivo in noi giovani che vi abbiamo amato davvero!

 

Un individuo non può rinascere solo a metà, ma completamente, “nella morale della bellezza e… nella bellezza della morale” ed anche se può rinascere individualmente, il suo lavoro gli permette di tendere le mani collettivamente: l’Arte può tutto questo perché è generosa, apre gli occhi a tutti, ce lo ricorda Platone che “il bello è splendore del vero” che “sa incarnarsi concretamente.”

 

La superiorità del pensiero artistico sul pensiero filosofico è evidente nel risultato: il primo è stato al servizio della Verità Divina, il secondo ha asservito concetti tortuosi, spesso diabolici.

Beato colui che ha continuato a pensare senza fare troppe esperienze filosofiche, è rimasto integro, chi lo ha fatto dunque, non può essere stato un filosofo che sotto il peso del continuo sovrapporsi di teorie le quali ognuna  schiaccia l’altra, ha  cercato e cercherà ancora di dimostrarci matematicamente  l’inesistenza dell'Eterno, dei Suoi Dogmi, delle Sue Verità.

In tal senso e in tutti i sensi Masaccio è d’oro confrontato con Nietzsche e Marx , e resta d’oro confrontandolo anche con Van Eyck  e Bosch… perché?

 

Masaccio  è libero dal simbolo, dall’assioma teologico, dall’imposizione filosofica, ma non è affatto privo della Verità Divina che sente e realizza per via misteriosa… nella sua via… la via della pittura… in quella Via, in quella Verità, in quella Vita.

 

In una sola parola Masaccio è “integro.” Vero artista e vero cristiano.

 

QUESTA E’ COERENZA!

 

NON LA COERENZA INCOERENTE DI PICASSO

CHE CAMBIA 100 STILI MA DIO NON LO VEDE MAI!

 

Michelangelo si fonda su Masaccio ancor prima di guardare ai greci, entrambi esalteranno la Via misteriosa e potente dell’Arte come possibilità divina concreta: Dio Parla ai Santi e ai Profeti, si Rivela ai sacerdoti, ma Entra anche nel cuore dell’artista e vi assicuro che Dio Entra davvero nei cuori degli artisti.  Si, la grandezza di un’Opera d’Arte è sempre proporzionale all’amore dell’artista per Dio, ed i frutti si vedono sempre.

 

L’unico riscatto che abbiamo noi esseri umani

è quello di riuscire a far partecipare anche gli altri alle nuove scoperte

della materia-scientifica,

della speculazione-filosofica,

dello spirito-artistiche.

 

IL RISCATTO DELLO SPIRITO E’ UN DOVERE DIMENTICATO DA 100 ANNI?

E’ STATO DIMENTICATO O E’ STATO SOLO… OCCULTATO…

SOPRATTUTTO NELLA PITTURA…

PER IMPEDIRE CHE SI POTESSE RICOSTRUIRE LA SCALA

DELL’UMANESIMO UNIVERSALE CHE CONDURRA’ SEMPRE DA GESU’.

 

QUANTO E’ POTENTE LA PITTURA

NELLE SPECULAZIONI DELLO SPIRITO?

 

E’ TALMENTE POTENTE DA POTER ESSERE VISTA TUTTA IN UN FIATO!

 

COSA CHE NON PUO’ FARE NE’ LA DIVINA COMMEDIA

NE’ LA CATTEDRALE DI CHARTRES.

 

CI SI AVVICINA LA SCULTURA…

PERDENDO PERO’ IL CONTATTO CON LA NATURA.

 

Dal Signore ci si va tutti assieme, tenendoci per mano, nessuno è migliore di un altro, non ci illudiamo di fare i sapienti, un contadino può insegnarci a vivere Cristo meglio delle nostre parole: non è una frase fatta, ma una grande Verità “Gli ultimi saranno i primi”.

Il contadino che vive la sua vita nel Vangelo può insegnare molto sia a Marx che a Masaccio.

 

In altri termini Masaccio, quanto Michelangelo e Caravaggio, ha detto e fatto dopo mille anni: “Questo è il mio lavoro, questa è la mia preghiera, per favore voi andate a pregare da un’altra parte con le icone altrimenti non sento se il Signore mi risponde.”

 

L’Arte è sempre la Potenza del Soffio del Creatore! 

L’Umanesimo che Masaccio ha realizzato e che gli altri artisti hanno raccolto e sviluppato, ha insegnato a pregare Dio in maniera tale che il Creatore potesse rispecchiarsi dentro l’opera: “Ecco Padre mio, siamo io e Te.”    

 

Magari fosse sempre così facile fare come Masaccio… Michelangelo ne sapeva qualcosa di questo discorso.

 

SPOSTA QUELLA FIGURA!

ACCORCIA IL BRACCIO!

CAMBIA IL COLORE AL CIELO!

NON METTERE I NUDI NELLA SISTINA!

ISAIA FALLO PIU’ ARRABBIATO!

ALLUNGA LA FIONDA DI DAVIDE!

 

FERMA… FERMA… ORA FAI IL METALMECCANICO

CON DUE PUNTI DI SALDATURA SUL CROCIFISSO!

 

 


MA NOI ARTISTI NON POTERE PIU’ LAVORARE COSI’!

VOI ESSERE PIU’ CHIASSOSE DI ZANZARE DI AFRIGA!

NOI ESSERE SERVI GENEROSI

MA NON ESSERE SCHIAVI E ARTIGIANI:

SE NOI DOVERE FARE SEMPRE QUESTO E QUELLO

TU POTERE FARE SOLO!

 

 

 

“Il talento si forma nella quiete,

il carattere nel fiume della vita umana.”

J. W. Goethe

 

 

Inseguendo la preghiera di Giotto ed il suo slancio spirituale, Masaccio si è liberato delle icone  insegnando anche  il carattere… e nessuno più di Michelangelo è diventato allievo di Masaccio anche in questo senso. La medesima cosa emergerà soprattutto in Caravaggio.

In ogni artista… c’è sempre un LIBERO AFRIGANO DI GESU’… lo schiavo di politica picassiana invece è un’altra cosa… e quindi diamo a Picasso ciò che è di Picasso e diamo a Dio ciò che è di Dio!

 

In maniera misteriosa il Signore ha sempre parlato  agli artisti: è una Verità che il Santo Padre  fa emergere nella  Lettera agli artisti: “Piccoli uomini baciati dal soffio dello Spirito Santo Creatore.”

 

E pensare che Dalì sognava bicchieri volanti… e pensare che Freud gli avrebbe detto con convinzione di non preoccuparsi perché il suo disturbo psicosomatico era solo sete. 

 

Possiamo dire ad entrambi che era solo sete d’acqua…  non di Verità.   

 

 

 

 

La potenza della pittura…oggi può farci rinascere?

 

E’ un mistero della fede!

 

Tra l'uomo e la natura c’è ora di mezzo un'orribile bestia scientifica: bisogna catturarla! Noi non siamo quello che il progresso scientifico e tecnologico ci impone di essere.

Stordito dalla frenesia del consumismo, oggi l'uomo cammina troppo in fretta perdendosi il panorama e tutte le bellezze del creato, deve imparare ad aspettare, aspettare che la sua anima lo raggiunga.

 

Sarebbe troppo umano immaginare un mondo nel quale la metà delle risorse scientifiche,  tecnologiche ed economiche, vengano dirottate per sollevare il Terzo Mondo?

No! Non basta! Non dobbiamo immaginare nulla!

 

Dobbiamo desiderarlo!

 

Dobbiamo volerlo ad ogni costo!

 

Dobbiamo lottare senza torcere un capello a nessuno! La vita di un bambino vale più di un quadro!

 

Utopia?

 

Chi ama Cristo non resterà in silenzio sapendo che mentre il mondo ha 53 emergenze planetarie la cultura ci ride sopra creando la 54 emergenza, la più pericolosa di tutte. Mentre innalzano l’idolatria in ogni campo umano che corrisponde sempre alla regola del “fai veloce e vendibile” si ricorderanno tutti in punto di morte dove dovevano guardare.

 

Non siamo tutti americani! Non siamo tutti italiani! Non siamo tutti iracheni! Ogni uomo ha le sue verità, ma c’è una verità comune a tutti: respiriamo tutti la stessa aria radioattiva! Abbiamo i giorni contati grazie al pragmatismo serioso che doveva essere utile per il mondo… invece si è dimostrato poco serio, vera debolezza umana! Debolezza priva d’ingegno perché  priva di Dio!

 

 

 

 “Vien dietro a me, e lascia dir le genti:

sta come torre ferma, che non crolla,

già mai la cima per soffiar di venti.”

Dante

                                                                                                    

Oggi la filosofia rimugina su se stessa autodistruggendosi; la scienza, desiderosa di manipolare la genetica è letteralmente impazzita credendo di sostituirsi al Creatore; l’arte è scivolata in un baratro di manierismo demenziale.

Viviamo una profonda crisi d’identità in cui non vi è alcuna dimensione umana e tutto sembra essere lecito. La nostra incuria è il nostro male peggiore, è il diniego d'ogni cosa. Questo cancro mortale che affligge l’umanità potrà diventare coscienza civile soltanto con la nuova forza degli artisti perché tutti gli altri dormono nell’attesa che qualcun altro adempia a questo difficilissimo compito.

 

Ma i santi… certamente non hanno dormito! Seguiamoli!

 

Esautorati dal loro antico potere, gli artisti dovranno riprendersi il mondo strappando le briglie del comando ai fomentatori di guerre e ai topi di laboratorio che  clonano la vita.

Il Duemila ha bisogno di fari proiettati nelle tenebre di una società che ha omologato  anche il pensiero negandogli persino la forza dell’ideale.

 

Uno schiaffo ti procura un nemico, una carezza ti procura un amico… poi subentra Cristo nella nostra vita facendoci intendere le cose al contrario… poi arriva Picasso che schiaffeggia nuovamente i nemici per poi lisciarsi agli amici.

 

Schiaffi e carezze bisogna saperle dare con le Opre: la bellezza della creazione artistica contro l’immenso apparato delle risorse umane che sfocia nelle guerre!

 

L’Arte Cristiana rinascerà spontaneamente, senza sindacati, senza inneggiare alla violenza dei manifesti futuristi, né all’incongruenza dell’inconscio  dei manifesti surrealisti, tanto meno rincorrendo le stupidaggini delle attuali avanguardie: riflettete su quegli stupidi manifesti, sono una dimostrazione palese che un po’ di pubblicità è riuscita ad innalzare ai fasti  della storia  delle autentiche corbellerie!

 

 

 

 “Noi vogliamo glorificare la guerra, sola igiene del mondo, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore, e il disprezzo della donna.”   . . . .

F.T. Marinetti

                                                                                                     

L’uomo e la donna non sono nemici, devono rinascere insieme.

 

La Scienza e la Filosofia non sono nemici, devono rinascere insieme.

 

L’Arte e la Chiesa non sono nemici, devono rinascere insieme.

 

Nell’Arte… tutto ciò che è stato considerato superato dai mediocri fu ripristinato dal grande Masaccio. L’Arte è ciclica ed il momento storico attuale non è affatto dissimile  dall’inizio del Quattrocento: esige la rinascita!

                                                                                                                                           Abbiamo bisogno di tutto fuorché delle Biennali  nella Città più bella e misteriosa del mondo! Una città doppia in ogni senso. Allegra e tristissima, dipende sempre dal cielo. Reale nelle sue architetture ineguagliabili, irreale nei suoi riflessi marini. Le Biennali deturpano Venezia: i cessi non si nobilitano semplicemente portandoli in un luogo così bello.  

Riprendiamoci umilmente, per noi uomini di Marte e della Luna, il colorismo tonale di Giambellino e di Giorgine, di Tiziano e di Tintoretto: se ne saremo davvero capaci, daremo al Duemila una visione artistica di pari entità che non sia una banale rievocazione storica.

 

La ricerca del bello universale ci unisce a Manet, a Ingres, a Michelangelo, a Fidia: basterà per far tremare il mondo ancora una volta! Una scossa terrificante!!! Arte!!!

 

 

 

 

 “Anche se giriamo tutto il mondo in cerca di ciò che è bello,

o lo portiamo già in noi, o non lo troveremo.”

R.W. Emerson

 

Bisogna ricostruire la "Grande Cattedrale" affinché  il mondo possa  entrarci : per restituirgli la pace interiore, restituirgli i suoi limiti e la sua grandezza. Servirà ad illuminare i  morti viventi che abusano della pazienza dell’uomo e della pazienza della natura.

Potrebbe essere l'ultima volta: potrebbe essere il nostro ultimo rinascimento prima di abbandonarci al sonno profondo della follia scientifica e politica.

 

“Non basta sapere, bisogna anche applicare;

non basta volere, bisogna anche fare.”

J.W. Goethe

 

Cosa può fare un quadro o una scultura per il mondo attuale?

Forse nulla! Forse tutto!

Non lo sapremo mai se non rifaremo opere d’arte!

 

Il mondo è distratto dalle guerre!

Allora sarà l’Arte a distrarlo per ricordargli di Dio e per dimenticare la guerra!

 

Come possiamo pretendere di essere perdonati dal Signore

se non Gli chiediamo nemmeno perdono?

 

La verità assoluta delle cose non esiste, ci avviciniamo ad essa con le nostre e le altrui esperienze: è fondamentale non dimenticare l’insegnamento dei grandi del passato per progettare il futuro, ma senza scadere nell'eclettismo a discapito del proprio pensiero e del proprio tempo.

Tra l’essere pittore e l’essere artista vi è una differenza sostanziale; il primo riesce a creare dei quadri simpatici, il secondo deve possedere la forza di un faro.

Se una macchia non serve a nulla, un nudo smielato può essere di complemento soltanto all’arredamento domestico. Il quadro che appaga soltanto la vista è opera di un mestierante, di un bravissimo artigiano, perché la ricerca del bello non è solo una questione estetica; il quadro che appaga solo il pensiero è invece il risultato di un operazione di marketing.

Una eccellente copia di Canaletto ed una mirabile esecuzione al pianoforte di Beethoven può farci impossessare della tecnica, ma per diventare artisti bisogna… bisogna… amare!

 

 

Non si dovevano fa scontrare nel Palazzo della Signoria… Michelangelo e Leonardo… per sapere chi fosse il più grande dei due. Uno dei due perde… ci perderà il mondo intero… così come abbiamo perso Leonardo!

 

 

“ Il maestro disse: Non voglio aver nulla a che vedere

con chi non si chiede: come fare, come fare?”

Confucio

                                                                                                                      

Non credo affatto che si possa diventare un artista manifestandosi attraverso atteggiamenti bohemien strafottenti e stravaganti fino all'arroganza, ma unicamente attraverso le opere. Chi non combatte per il suo ideale non potrà mai essere una tigre, ma un devoto figlio della pubblicità.

 

L'Arte è una  scala per scendere nelle profondità dell'anima… più scendi e più sali.

 

La Scienza ci dice quante molecole abbiamo:

l’Arte ci dice quanta forza

e quanto amore ci sono rimasti dentro.

Rinnovamento interiore! Non rinnovamento genetico!

E’ questo il pugno dell’Arte sul volto della Scienza!

E’ questo il Duemila!

 

Il Gotico continuava

mentre Masaccio faceva…

sarà così ancora una volta:

chi ama di più

vince!

 

 

 “Non c’è una via migliore per evadere dal mondo che l’arte,

non c’è un legame più sicuro con esso che l’arte.”

W.Goethe

 

Persino Goethe che ha sempre bestemmiato Dio si accorse di questa scala dell’arte che portava a Dio… ma evidentemente il nostro Goethe si è smarrito nelle cantine ubriacandosi di solo romanticismo.

 

Bisogna saper contenere il massimo della gioia e del dolore, per muoversi nell'assurdo degli eccessi nei quali un uomo comune si smarrirebbe, perché l’Arte abita solo negli eccessi, ma la forza dell’artista sta tutta nel riportare quell’eccesso alla “normalità”.

 

Se nelle cantine vi è del buon vino… bisogna scendere in cantina… per versare con generosità nei bicchieri di tutti… evitando di ubriacarsi da soli, di vino e di parole.  L’Arte è azione!

 

In una società piena di trappole l’artista deve imparare a muoversi come un equilibrista senza fare inclinare i piatti della bilancia: così si può sfidare la Verità!

L’estremo! Un artista dev’essere l’estremo! Però i calci, i pugni e le carezze e soprattutto i Fiori per la Vergine bisogna saperli restituire attraverso le opere. E’ un compito difficilissimo e ingrato, perché ci soffocheranno.

 

Lottate!  

Leali, fedeli, umili e massacratori! L’Arte è amore! 

Artisti… bisogna lottare in prima linea!

 

 

 

 “Il genio è applicazione!”

J.W.Goethe

 

La storia ci  insegna che l’arte è ciclica , ma è altrettanto vero che da sempre l’arte fiorisce solo nelle grandi società e ne diventa la bandiera.

Questa è invece l’era degli idolatri e delle “spighe di grano alte dai chicchi vuoti” come diceva San Pio.

 

“Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo.”

Aristotele

 

Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo… giustissimo… ma senza Vangelo… cosa impareremo a fare?

 

Senza ironia la vita è una pietanza senza sale,  così come senza dubbi e difficoltà la vita  non ci pone grandi interrogativi.

Le comodità addormentano le nostre facoltà, ma di certo la guerra le uccide tutte.

 

Bisogna lottare con le Armi di Dio!

Siamo in molti a sognare un “Nuovo Umanesimo”

c’è tutta la volontà di rinascere in Dio… Arte e Chiesa sempre insieme.

 

Chi chiama la Forza di Dio avrà un po’ della Sua Forza, chi si piange addosso farà coriandoli esistenzialisti e guerniche ritagliate.

 

Chi chiama la Forza di Dio avrà un po’ della Sua Forza… questa era la Forza di Michelangelo Buonarroti: Michelangelo ha posseduto la forza ed il coraggio di far tremare tutti, compreso un Papa guerriero come Giulio II, non per superbia, ma per amore e se non fosse stato forte… non avremmo mai visto ciò che vediamo da 500 anni.

 

Quando Giulio II commissionò la Cappella Sistina disse a Michelangelo: “Voglio da te, su questa Volta, i 12 Apostoli e appropriati ornamenti.”

Rispose Michelangelo: “Santità sono uno scultore, commissionate questi appropriati ornamenti pittorici a messer Leonardo o al giovane di Urbino.”

Replicò con fermezza Giulio II: “ La volta della Cappella Sistina sovrasta idealmente non solo lo Stato Pontificio ma il mondo intero, può metterci mano solo il più cristiano tra noi. Sarai soltanto tu a farla, hai già dimostrato il tuo valore pittorico e cristiano nel Tondo Doni!”

(Accadde la medesima cosa anche nell’architettura quando furono adoperati  i disegni di Michelangelo per costruire la Cupola di San Pietro  trent’anni dopo la morte dell’artista.)

Michelangelo iniziò il lavoro,  dopo alcuni giorni rimase profondamente insoddisfatto dei suoi risultati perché era insoddisfatto della specificità della commissione che non gli sembrava appropriata e così cancellò il primo Apostolo che aveva dipinto, fermando il lavoro.  Fu per questo motivo che Michelangelo dovette fuggire nelle cave di Carrara per nascondersi per alcuni mesi dall’ira di Giulio II. In realtà Michelangelo cercava la scintilla artistica e spirituale adatta alla volta della Sistina.

 

Dopo alcuni mesi Michelangelo si presentò improvvisamente da Giulio II nel mezzo di una battaglia mostrando gli schizzi della Genesi. Giulio II intimò ai suoi soldati di lasciare passare l’artista ricercato per mostrargli i suoi disegni, e dopo averli esaminati disse alle guardie: “Ecco perché ho voluto che fosse Michelangelo a realizzare la Cappella Sistina, tutte le volte che gli chiedo qualcosa, lui mi consegna sempre una grandissima opera!”

 

I lavori della Sistina si protrassero per 4 anni non senza polemiche e ad ogni insofferenza di Giulio II Michelangelo rispondeva: “Santità la finirò quando avrò finito!”

Questo esempio pratico appena citato ci dimostra che, spesso nemmeno chi commissiona ha idea di cosa può fare l’Arte quando l’artista combatte davvero.

 

Erano altri tempi! Possiamo continuare ad illuderci di poter dire solo che erano altri tempi?

Chi lo ha detto… la critica? Chi lo ha detto… persino gli esegeti?

 

Ebbene io… vi dico il contrario!

 

Adoperando soltanto la mente avremo altri Picasso e altri Mondrian,

adoperando soltanto il cuore avremo altri Van Gogh e altri Matisse,

adoperando soltanto le mani avremo altri Dalì e altri De Andrea.

 

 

 

Opera scritta dalla Divina Sapienza.

28.03.92 Ore 16.00

Dignità dei figli di Dio

 

Sei grande, uomo, quando ti perdi in Me:
il tuo pensiero diventa il Mio Pensiero,
il tuo cuore diventa il Mio Cuore;
non sei più un granello di senapa ma una quercia alta e maestosa;
il tuo Dio ti trasforma, piccola creatura Mia,
nata da un Mio Dolcissimo Atto d'Amore.
D'Amore ti ho plasmato perché divenissi fonte d'amore,
per Me e per il tuo fratello.
Sei grande, uomo, quando ti annulli in Me:
non sei più tu che vivi ma Io, il tuo Signore;
il tuo Dio che vive in te,
ti pervade dolcemente con la Sua Linfa Vitale e ti trasforma.
Non sei più, allora, un atomo disperso nell'Universo,
ma membro vivo, vitale, attivo, che crea,
- come fa il tuo Creatore -
e trasmette il Suo Amore a tutto ciò che tocca.
Donati a Me, Mia piccola creatura: diverrai infinitamente grande;
il tuo cuore palpiterà d'amore per tutto ciò che Io ho creato;
e donerai felicità;
e donerai gioia;
e tutto sarà trasformato;
e tutto vibrerà di un Palpito d'Amore,
quello sublime che trasmetto a tutta la Mia Creazione.
AmaMi, piccola creatura: annullati in Me: ti amo!
Io, il tuo Creatore, ti dico così: ti amo di Amore Infinito;
non sono lassù, tra le nuvole, ma accanto a te, sempre;
sempre sentiMi vicino;
prova ad assaporare la Mia Dolcezza, le Mie Carezze, i più teneri Baci.
Ti ho creato per Amore, per Infinito Amore.
Tutto diverrai in Me.
Tutto avrai in Me.
AmaMi, Mia dolce creatura: non nasconderMi nulla;
come il fiore che si apre ai raggi del sole apriti;
ed Io ti riempirò di Luce, di Calore, di Forza, di Immensa Felicità.
Ti amo, Mia piccola creatura:
anelo al tuo amore per trasmetterti tutta la gioia di essere Mio figlio.
Ti amo, Mia piccola creatura!

 

Gesù

 

 

 

 

 

 

 

 “Il Nuovo Testamento e’ terrificante,

e’ tutto costruito sulla mortale impotenza di Dio,

fino alla consumazione apocalittica della sua opera,

che malgrado tutta la tenerezza del Dio crocifisso

finisce per inghiottire i millenni come un’immensa palude il mare”

Sergio Quinzio

 

 

Ciò che ha scritto Sergio Quinzio

è la mannaia sul collo della Filosofia,

come lo è la clonazione umana per la scienza,

come lo è Guernica per l’Arte.

Chi non ha fede

fa solo la sua cultura

non raggiunge alcuna Verità per il mondo.

 

 

 

Il tormento della solitudine del profeta Giobbe non è il diniego di Dio di Nietzsche e di Marx , non è presente nelle premesse di Quinzio, non si nasconde nella resa dell’arte contemporanea, non dimora nei fallimenti conclamati della scienza. Chi tende a Dio è diverso! I suoi frutti sono diversi, anche il suo grido di dolore è diverso!

 

Quanto è difficile amare un Dio “perdente”… Elì, Elì, lemà sabactanì?

 

La questione, da sempre, è una sola:

vuoi amare Dio incondizionatamente

oltre la tua mente, oltre il tuo dolore?

 

La semplicità di Bernadette e la complessità dell’opera di Michelangelo non sono droghe da intrattenimento, sono la forza più grande che il genere umano è riuscito ad esprimere.

 

La filosofia pensa, la scienza modifica, l’arte ama… ama… ama.

 

 

 

 “E’ Dio la ricompensa della vostra fede.

Avari, che cosa potrà mai bastarvi,

se Dio stesso non vi basta?”

Sant’Agostino

 

 

 

 

 

Rinasciamo dal Vangelo

e dalla Regola d’Oro di Rockwell:

i gradini per ricomporre la scala

dell’Umanesimo Universale.

 

L’Arte serve la Vita, non serve se stessa.

 

 

Anche nel Novecento

vi sono stati piccoli geni,

Veri Artisti!

 

 

Norman Rockwell! 

Steve Hanks!

E molti altri!

 

Ma chi sono?

 

Chi li conosce?

 

Ve li hanno occultati!

Inserendoli ai margini dei loro libri

nei paralleli immondi che hanno creato

vi hanno insegnato ad osannare l’in-cubo

e non a gioire dell’arte che parla da sola.

 

I critici d’arte, gli antropologi, gli psichiatri, i giornalisti, gli storici, i filosofi, gli stessi artisti incapaci…  hanno eclissato dai loro libri di storia dell’arte l’Iperrealismo, attribuendogli un valore da illustratori… altrimenti il pubblico inizia a ragionare per paragoni fino ad arrivare a comprendere che Mirò non ha mai imparato a dipingere.

 

Nel cosiddetto Iperrealismo, americano, europeo e asiatico ci sono state e tuttora ci sono, buone premesse, alcune ottime, altre eccellenti, che continuano ad essere sottovalutate… direi denigrate… al fine di osannare la macchia firmata per gli snob acculturati dalla cultura della critica.

 

Questo non è sindacato… E’ GIUSTIZIA…. E’ ARTE… E’ VANGELO!

Se un pittore arriva  ad esaltare altri pittori contemporanei, se arriva a  scrivere per loro e a difenderli,  vorrà dire che non mente, vorrà dire che quei codardi di critici sono vere volpi incollati alle loro poltrone! Orsi da salotto!!!

 

 

Norman Rockwell

Triplo autoritratto

 

ALTRO CHE PICASSO E MIRO’ E DE CHIRICO E WARHOL!!!

 

Quando un pittore realizza un autoritratto non è sempre per vanità: è un segnale di crisi,  sta scavando dentro se stesso. E’ solo il mondo ad essere  in crisi, in sé  vede uno spiraglio…in sé stesso vede ancora il meglio…qualcosa che appartiene a Dio!  Da Rembrandt in poi gli autoritrattisti ci hanno regalato una pittura intimistica profondamente spirituale, qui Rockwell è stato 2 volte bizzarro ed 1 volta spirituale, ed 1 volta “unico”: in effetti questo è un quadruplo autoritratto.

 

ROCKWELL STA URLANDO AL MONDO: GUARDATEVI DENTRO!!!

 

L’ESSERE UMANO E’ ANCORA LA FORMA DI DIO PIU’ ALTA.

VERO UMANESIMO UNIVERSALE QUELLO DI ROCKWELL,  CHE HA POTUTO ESPRIMERSI POCO, IN UNA AMERICA CHE GLI FACEVA FARE L’ILLUSTRATORE!

 

Lo affronteremo più avanti Rockwell e scopriremo…una Cosa Incredibile!

 

MONDO… GUARDA QUESTI QUADRI CHE HO INSERITO QUI GIÙ… SONO BELLI QUESTI QUADRI… ALCUNI SONO STREPITOSAMENTE BELLI! GUARDATELI, RIGUARDATELI SENZA SCONFORTO CRITICO, SONO DAVVERO LE UNICHE VERE OPERE D’ARTE DEL NOVECENTO… ALCUNI DI QUESTI PITTORI HANNO UNA TECNICA PARAGONABILE A QUELLA DI VERMEER…. ALTRI USANO L’AEROGRAFO  ARRIVANDO A RISULTATI TROPPO FOTOGRAFICI E ILLUSIONISTICI: NE RIPARLEREMO PIÙ AVANTI.

SIGNORI… ECCO LA PITTURA DEL NOVECENTO… ELIMINATE LA PAROLA DELLA CRITICA E FINALMENTE VEDRETE LA PAROLA DEI QUADRI!

 

 

Steve Hanks

To search within

 

 

 

           Stephen Lyman                                                        Jean  Monti

           Volo in libertà                                                          Sempre insieme

 

 

 

               Duffy Sheridan                                         Daniel  Smith

               Elegance                                                   Primal instinct

 

 

 

         Howard  Terpning                          Robert Duncan

         Gli insegnamenti della nonna         Fratelli d’inverno

 

 

  

                  Michael Deas                                   C.L.Ballantyne

                  Segreti                                              Il nuovo pupo di John

 

 

Barber

Harvesters

 

 

                  Liz Lemon Swindle                                  Morgan Weistling

                  Why weepest thou?                                 Reflection of God

 

  

           Tucker  Smith                              Richard Estes

 

 

Drickey

Pebble beach n°7

 

 

 

Greg Beecham

The cascades

 

 

Anthony Brunelli

 

 

 

John De Andrea

Figura

 

ALTRO CHE PICASSO E MIRO’ E DE CHIRICO E WARHOL.

 

NON C’E’ BISOGNO DI GRIDARE… SI VEDE…

 

…SI VEDE TUTTA PER INTERA LA FIGURA DELLA CULTURA MODERNA.

 

 

Dall’esperienza tecnica dell’Iperrealismo poteva, doveva, nascere un Vero Umanesimo… ma non c’è stato!

 

Anche a San Giovanni Rotondo poteva, doveva, nascere un Vero Umanesimo… ma non c’è stato!

 

Perché gli scribacchini della critica, se è vero che amano l’arte, non propongono mai niente di “Nuovo”? !  Lo tengono nascosto? ! Perché difendono il “ remoto picassiano” che è privo  di contenuti? !

 

C’è tutta la volontà di non volerla fare risorgere l’Arte? ! Fino a dire che dovremmo  rassegnarci al fatto che non vi siano tra noi artisti capaci? ! 

 

La critica ha liquidato gli ultimi barlumi della ragione del cuore per comandare sugli artisti stessi? !

 

 

Mi vien da dire…e diciamolo: 

i quadri di Picasso e di De Chirico

non accontentano più 

e fanno davvero pena

quanto la loro critica ipocrita

che li ha sempre osannati!

 

Chi doveva difendere invece…

non lo ha fatto…

perché…

per lo stesso male della critica?

 

Gli iperrealisti…

almeno…

dipingono…

con i loro limiti culturali…

ma dipingono!

 

 

Certo che i limiti culturali di Picasso

li abbiamo ben valutati

e sono stati molto  più grandi

dei limiti dei pittori iperrealisti!

 

 

Ora scopriamo i limiti dell’Iperrealismo,

scoprendo anche i limiti della vista degli esseri umani.

 

Sembra voglia dirci la critica che nello stesso termine Iperrealismo troveremo il “paradosso”… continuando a dirci… che  sono bravi questi pittori ma mancano d’innovazione… continua a dire la critica mondiale… questo movimento artistico  è davvero strano…se da un lato esalta il valore tecnico dell’artista, dall’altro lato finisce per avvilirlo moralmente in quanto il risultato finale è  sfacciatamente fotografico, diremmo quindi commerciale, privato del cuore…. continua la critica… l’Iperrealismo è freddo, è per l’appunto “iper realistico” e di conseguenza è illusionistico e le illusioni ci allontanano dalle verità!   

 

Ecco dunque… il dilemma dal quale nemmeno gli esegeti del Vaticano riescono più a sollevarsi… asserendo a rigor di logica….  con rigore morale ed etico… che la grande menzogna dei falsi profeti sia nel giusto… ed ora navigano nella merda d’artista che è più etica e più bella… vera arte dell’ingannatore… il vero giusto!

I falsi profeti vi hanno fatto ingoiare tutto il cammello mentre con pignoleria sentenziavate sul pelo  incollandovi alle cattedre pur di continuare a fare i professori!

 

Con il cammello nello stomaco vi è venuta la nausea???

 

 

L’Iperrealismo

 è

“PARADOSSALE”- quindi verso Dio

non

“CONTRADDITTORIO”- che è sempre verso ossaciP!

 

Riprendiamoci le Chiese sconsacrate… erano e saranno le grandi spose di Dio anche loro!

 

Riprendiamoci l’Arte… é figlia di Dio soprattutto lei!

 

Riprendiamoci anche il Santo Vocabolario della Lingua Italiana… é il figlio di Dio anche questo!

 

Cosa vuol dire “Paradosso”?

 

1) Apparente contraddizione.

 

2) Apparente o reale contrasto con il comune modo di pensare

o con le più elementari norme del buon senso… e quindi, prosegue il Vocabolario…

proprio perché è sorprendente e sbalorditivo è inaccettato dalle regole del senso comune.

 

Proprio questo bisognava combattere da veri cristiani, il senso comune,

e tutto ciò che è contraddittorio quanto le ampollosità

del teomorfismo antimichelangiolesco!

 

Ecco che ritorna in tutta la sua potenza il marchio della bestia

che ha rattrappito anche gli esegeti

 secondo quanto affermano anche le più grandi profezie dell’Apocalisse

che vedono morta anche l’Arte!

 

 

OGGI IL SENSO COMUNE E’ PICASSO:

LUI  E’ LA PRASSI!

 

OGGI IL SENSO COMUNE E’ L’IPOCRISIA:

LEI E’ L’ETERNA BESTIA NERA DEL MONDO!

 

 

L’ADORAZIONE DELLA STATUA IMMONDA

E’ STATA CONQUISTATA

CON L’INGANNO CULTURALE

ORA TUTTI OSANNANO LA CONTRADDIZIONE DEI PICASSI

ANCHE NELLE CHIESE SCONSACRATE

ANZICCHE’ PROMUOVERE QUESTI QUADRI IPERREALISTI

SBALORDITIVI E SORPRENDENTI

SERIAMENTE PARADOSSALI IN QUANTO PARLANO DA SOLI.

 

 

L’UNICO VERO PARADOSSO CHE DIVENTA VERA CONTRADDIZIONE

E’ SOLO L’IGNORANZA AVALLATA DALL’IPOCRISIA

E CONQUISTATA CON L’INVIDIA, LA SUPERBIA E L’IRA.

 

 

PENSAVO DI ESSERE L’UNICO IGNORANTE

ORA ANCHE IL VOCABOLARIO

MI DICE CHE IL NOVECENTO E’ FINITO

NON SOLO IL VANGELO.

 

GRAZIE DELL’ATTENZIONE:

UN BEL PADRE NOSTRO

ED UN AVE MARIA

CI STANNO BENE

PER INIZIARE A RINASCERE

IN DIO

ANCHE CON L’ARTE

CHE E’ SEMPRE FEDELE CREAZIONE

PER IL SOMMO CREATORE

E PER NOI STESSI.

 

 

Vi sono modi e modi di riprendere le persone… lo so… ma quando continuano a sbagliare per 100 anni li possiamo salvare solo afferrandoli per i capelli o per i cornetti che il maligno ha riposto ovunque!

 

E’ mai possibile discutere seriamente con un critico d’arte se sono tutti marxisti?

 

E’ mai possibile discutere seriamente con un esegeta se hanno mal di stomaco dopo aver ingoiato il cammello dei marxisti?

 

E’ più facile che la S.S.Trinità Si Mostri nelle sedi di partito, piuttosto che un falso profeta riesca ad affermare che Guernica è un vero granchio!

 

Voi parlate di Marx ed io vi smonto la colonna vertebrale pezzo dopo pezzo anche con Marx stesso… così:

Ritornando al concetto di Marx della forza lavoro, con gli Iperrealisti  “sembra” che abbiamo trovato i metalmeccanici della pittura, (SEMBRA!)  Possono risultare noiosi questi quadri dopo un pò… alcuni lo sono davvero… manca qualcosa? 

Ora i quadri dell’ Iperrealismo, confrontati con quelli della pittura Informale, sembrano le facce di un'unica medaglia:  gli opposti. In alcuni casi lo sono davvero! 

L’uno è troppo perfetto fino ad essere solo perfezione fotografica riservata a dei veri illustratori che usano aerografo, mascherine ecc. …. l’altro è troppo squallido fino ad essere solo “Merda d’artista” riservata ai dementi.

 

Proprio con l’Arte possiamo dimostrare sempre la superiorità del Vangelo sulla filosofia, denunciando così il grande limite visivo-etico di Carl Marx… altro che politica sociale!

La realtà odierna dominante… è marxista… è sempre quella:  chi non sa fare verrà posto sui piedistalli e facendo la merda d’artista sarà eletto a genio… chi si applica invece sarà denigrato e perseguitato! Cioè… quello che disse marx: “Il proletario comanderà sul padrone!”

 

MA QUESTI PROLETARI… SE SI FOSSERO IMPEGNATI… IO PER PRIMO LI AVREI INNALZATI… MA VOI VOLETE COMANDARE SENZA SAPERE FARE PROPRIO NULLA… COME VEDETE… LA VOSTRA PREPOTENZA MERITA LA MIA SFERZA!  E COSI’… PADRONI E PROLETARI… VI RICORDERETE PER SEMPRE DI QUESTO SCRITTO!

 

Dov’è la meritocrazia di Marx?

Non è mai esistita alcuna parità sociale,

non è mai esistita alcuna meritocrazia,

non è mai esistita alcuna Verità… fuori dal Vangelo.

 

 

I veri metalmeccanici dunque

sono quelli che fanno 30 quadri al giorno…

… i marxisti…gli ossaciP…

COLORO CHE SEGUONO LE MODE

VIVENDO D’INERZIA!

 

Gli Iperrealisti invece dipingono!

 

 

Resta un problema ad entrambi…

è evidente…

affrontiamolo ad amplio raggio.

Sembra di affrontare, tramutato in termini musicali, il dilemma della compostezza dei Beatles con quello della rabbia dei Rolling Stones, dilemma  banale, in realtà sottile ed esplicativo.

Con il  gioco degli opposti tutte le Arti del Novecento (non soltanto l’arte purtroppo) si sono accontentate di se stesse, fino ad   addormentarsi.  Manca Qualcosa di Grandioso.

 

Molti di questi bravissimi pittori Iperrealisti in realtà  non hanno saputo dare un’unità di intenti al proprio lavoro. A questo punto tra una foto e un quadro non c’è più alcuna differenza, proprio nessuna! Ve ne accorgete in alcuni quadri “fotografici.” Non bastano solo le mani per “costruire” arte! Ci vuole la mente ed il cuore.

 

Che sia fascismo o comunismo, conservatori o progressisti, Iperrealismo o Informale,  Beatles o Rolling Stones,  Yang o Yin… chi si  solleva da terra  Vede, Dipinge,  Scrive, Parla e Agisce Meglio!

Dall’Alto si vede Tutto!

Provare per Credere…avvicinatevi a Cristo e ve ne accorgerete.

 

Avvicinatevi a Caravaggio e scoprirete quanto è ridicolo Mirò!

 

No! Non giustificatelo più Mirò…come io  non ho giustificato gli Iperrealisti che sono bravissimi ma artefatti quasi quanto chi fa la merda d’artista… così voi non potrete più giustificare Mirò che è stato innovativo senza dirci proprio nulla…e poi d’innovativo cosa c’è stato in Mirò? Le pennellate della critica? !

 

Rievangelizzarsi al “bello”… è un problema riservato solo agli sventurati acculturati dalle grandi menzogne della cultura dei falsi profeti che vi hanno allontanato da Dio… mentre per un tale che non ha mai visto un quadro in vita sua…un tale  incontaminato dai verbi immondi appena vedrà un quadro di Mirò vi dirà sinceramente…“Che schifo!”  VIVA LA SINCERITA’! L’INGNORANZA E’ SOLO VOSTRA!

Il vostro problema dunque… sventurati… è uno solo: vi ritrovate ad essere ignoranti senza saperlo!

Vi hanno fatto un “gran bidone” che nessuno osa contestare in maniera eclatante forse perché né cultura, né forza di volontà e né fede vi appartengono più, addormentati come siete dal regresso di questo progresso!!! La prostituta è vera prostituta… la bestia è vera bestia!

 

Il Novecento è stato il secolo del male!

 

La Madonna ci ha sempre consolato e avvertito in ogni epoca: a Fatima, a Medjugorje, a Lourdes, a Rue Du Bac, a Guadalupe, a Parigi, ad Amsterdam, a Knock, a Pontmain, a Crosia, a Capua, ad Avola, a Civitavecchia, a Pompei. Ormai non si contano più le apparizioni mariane: mai Fu così Chiara ed Esplicita quanto a La Salette sui mali che avrebbe procurato una certa cultura comunista.

 

Così come è esistita un’arte di stato romana, così è esistita un’arte di stato comunista.

La storia dell’arte contemporanea è a tutti gli effetti solo “la storia dell’arte secondo il socialismo e il comunismo.” Li ricordiamo in minuscole… in base al loro valore.

 

Quella attuale è solo la cultura delle bandiere rosse, politicamente e artisticamente sul viale del tramonto, infangata nella sua Merda d’artista, nulla di più.

 

E’ preferibile dire...

è sensato dire…

è onesto dire…

che il marchio della bestia vi ha

“occulturati”!

 

IL 666

NON POTEVA AGIRE MEGLIO!

 

Qui l’Iperrealismo  apre un’altra questione, la più scottante di tutte, riguarda voi, voi pubblico, voi giornalisti, voi persone di cultura, voi persone di potere, compresi i ministri alla cultura, i cardinali, i vescovi,  i presidenti e quei pochi re con il loro piccolo impero.

 

Voi tutti dove siete stati?

 

Cosa avete fatto nell’ultimo secolo?

 

Vi siete grattati la pancia dopo aver ingoiato il cammello?

 

Ci lamentiamo tutti che l’arte stia morendo… non sapevate che gli artisti per quanto siano forti, sono senza pelle e andavano difesi, indirizzati, guidati, spronati, bacchettati?

 

Siete tutti codardi di fronte agli artisti! Non proprio tutti per fortuna, San Pio s’intendeva anche di Arte!

 

Uomini di cultura…sapete dare lavoro agli artisti? O gli fate fare le copertine dei giornali per abbellire le favolette che ci volete raccontare?  O gli fate fare i vostri portaborse?

 

Oppure continuerete a fare ciò che avete fatto a me…”isoliamolo”!  Avete minimamente idea di quanto io me ne freghi di essere considerato da voi che amate il marchio della bestia?

 

Nessuno aveva osato alzare tanta polvere …ma è il mio mestiere!

La pittura abbraccia ogni cosa! L’insegnamento nel quale mi sono provato per tutta la vita mi è stato utile… Leonardo mi è stato utile… Michelangelo e Rembrandt e Masaccio mi sono stati utili… ma niente è così Utile quanto il Vangelo e la preghiera: GRAZIE SIGNORE DI AVERMI DATO LA VITA… E’ BELLISSIMA… E VA DIFESA!

 

Se il mondo continua a fare guerre per il petrolio vuol dire che ha  intenzione di usarlo ancora in questi immensi azzurri e verdi macchiati per sempre dal nero dell’infamia e dalla vostra lurida Merda d’artista crito-fiso-politica! Un motivo ci sarà, se nella confusione globale  mezzo mondo in cuor suo si è schierato con il braccio armato di Bin Laden,  santificandolo come fosse colui che leverà il cappio destinato ai poveri,  perché non esistono morti di serie A e morti di serie B! 

Se le nostre donne ribelli certe volte fanno molto più pietà di noi uomini… di chi è la colpa?

 

Di chi è la colpa?

 

Chi ha desiderato l’Inumanesimo???

 

 

 

 “Io sono il progresso… io sono la libertà… io sono il benessere…

io sono la verità… io sono la via… io sono la vita…

io sono anche l’arte degli in-cubismi”

 

Tutti i nostri giochi degli opposti conducono al grande opposto: il Bene ed il male. Dio e satana. 

Si… viviamo nel gioco degli opposti… ma oggi sono solo gli opposti di satana ad agire… perché ora è lui che ci governa… perché solo a lui abbiamo teso l’orecchio e lo sguardo.

 

La storia…nell’evolversi del tempo…l’abbiamo fatta noi…ogni giorno…ogni anno… ogni secolo…sempre in peggio…e Dio…pian piano…ci Ha abbandonati…disgustato di noi… vi rendete conto che ogni grande appello del Papa esprime tutto?… Vero Profeta e Apostolo di Dio!

 

Viviamo nel progresso… ma Dio ci dice esattamente il contrario!

 

Già…Dio… chi se n’è fregato di Dio?

 

Chi perde Cristo perde tutto…

perde anche l’arte… la Grande Arte!

 

Se il cosiddetto Iperrealismo fosse stato guidato spiritualmente, cristianamente, ci avrebbe regalato un Nuovo Rinascimento! Altro che il Cubismo! Altro che granchi pianificati per San Pio!

Qui si pensa solo ai soldi… si pensa solo a fare a fare… a catena di montaggio! Veri metalmeccanici dell’idolatria!

 

Esegeti… attenetevi ai Pontefici…

siete usciti con la testa fuori dal sacco…

allo scoperto tutti vi vediamo.

Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità:

ricordatevene prima di gridarmi ipocritamente…

 anatema… anatema… anatema!

Qui vediamo solo merda d’artista ovunque!

 

 

Ciao mondo accontentati dei tuoi opposti etici, filosofici, scientifici, morali e artistici.

Il bene è il male esistono, questo opposto è troppo reale per chi non desidera vederlo.

 

Omini…andate  a nascondervi sotto le gonne delle vostre donne… ma ricordatevi che l’amore non è solo in “Beatrice”…. è in ogni cosa del creato….e…. questo mondo merita di essere difeso ad ogni costo.

 

Ci può riuscire solo l’arte…da sola?

Ci può riuscire solo la politica… da sola?

Ci Può riuscire solo la filosofia… da sola?

Ci può riuscire solo la scienza…da sola?

Ci può riuscire solo la Santa Sede… da sola?

Non andremo da nessuna parte se le tessere del mosaico non si uniranno:  non vedremo alcun disegno se gli uomini… non desidereranno tornare a Dio.

 

Dovreste comprenderlo finalmente

che se non verrà più primavera

le rondini solitarie risorgeranno ugualmente.

 

Non stavamo parlando forse dell’Iperrealismo?

Chi sto difendendo? Cosa sto pensando?

Sto pensando con la medesima tensione paradossale di colui che sto difendendo.

Un grandissimo artista che ha avuto questi miei stessi dubbi e li ha trascinati in un quadro.

Chi sto difendendo?

 

Il più grande artista del Novecento, Norman Rockwell.

 

Americani, avete avuto uno dei più grandi pittori di tutti i tempi e lo avete lasciato fare… come avete fatto con tutti gli Iperrealisti… quadretti… cagnolini… cow boy… cartoni animati… vere storielle da illustratori di un America senza né capo né coda?

 

Il lavoro fatto senza Dio…si vede!

 

Ecco perché sono ritornato in Italia, tutte queste americhe del mondo nelle quali sono stato non ci insegnano niente. Esse sono niente senza Dio.

 

Normann Rockwell in tarda età se l’è posto il Grande Problema… ed è stato uno di quei pochi artisti a porselo in tempo, prima di andare da Dio.

Ritrovando la Fede Norman Rockwell ha compiuto un Vero Prodigio nell’Arte: l’unico prodigio di tutto il Novecento purtroppo! Gli altri prodigi sono sicuro che verranno fuori grazie a tanti uomini di buona volontà.

 

Nessun critico l’ha visto il prodigio di Rockwell mentre appendete sulle stesse pareti delle nuove mostre multiminestroniche sia i suoi capolavori che quelle stupidate di Warhol e di Mirò? E’ mai possibile una cosa del genere per voi che siete molto più acculturati ed accreditati di un pittore sconosciuto che ve lo sta facendo notare?

 

E’ talmente grande quest’opera di Rockwell da essere la mia vera ricompensa, per me che amo l’arte, dopo aver penato tanto affrontando tutto il Novecento di ossa e di micro ciP pseudoculturali. Bisognava davvero affrontare i maggiori colossi idolatri del Novecento per comprendere lo sforzo ed il grande salto di qualità che ha compiuto Rockwell in questo capolavoro.

 

Non servono soltanto le mani per dipingere, così come non serve soltanto la mente o soltanto il cuore: ci vogliono tutti e tre per essere un vero genio artistico, Picasso, De Chirico e Dali invece non lo sono stati! Sono morti…e di conseguenza… geni non lo saranno mai… non potranno più difendersi dalle trappole dell’emancipazione consumistica che hanno subito ed innestato nel mondo.

 

Dobbiamo ancora scoprirli i geni del Novecento, o quanto meno scoprire i geni soppressi come Rockwell.

 

Se un pittore sigilla nel tempo un altro pittore, ha sete di giustizia, o ha solo visto meglio degli altri… perché io stesso ricerco il filo conduttore per innalzare l’arte ad Arte.

 

 “La Regola d’oro” di Norman Rockwell vi passa sotto gli occhi inosservata, levate le travi della critica dai vostri occhi e vedrete la più grande Opera d’Arte Pittorica del Novecento.

In un secolo spezzato, veloce e inumano come il Novecento, tutto ciò che si poteva fare di buono era sintetizzare per parlare velocemente agli uomini. Se c’è un’opera d’arte che può  meritare almeno l’inizio del più temuto dei paragoni, quello con la Cappella Sistina di Michelangelo, è proprio la Regola d’oro di Normann Rockwell.

 

E’ il mosaico dell’umanità. 

 

Il piccolo Normann ha riscattato l’America intera, il mondo intero, in un messaggio di amore e di fede.

In ogni sguardo c’è una dimensione umana diversa e profonda. Misteriosamente e come se stessero vedendo e pensando tutti ad un’unica Cosa: il  Grande Mistero della vita che ci unisce…

 

…è la Fede!

 

Sotto tutti i punti di vista,  il “Mistero” di questo Capolavoro si perderà nella notte dei tempi, più lo osservo e più mi rendo conto della potenza di Norman. 

Guernica è polverizzata: il piccolo Norman ha parlato molto meglio degli altri e mi ha illuminato sulla strada di Masaccio…quella che il tridente d’attacco Picasso, Kandinsky, Duchamp, avevano distrutto per sempre come se fossero stati davvero un solo mostro a tre teste!

 

Normann Rockwell conduce a Dio.

Pablo Picasso ha condotto il mondo dalla parte opposta.

Ora la testa del toro di Malaga è servita nel piatto.

L’arte per l’arte è finita…inizia il 2000.

 

Abbiamo ritrovato le due cose essenziali:

la Pittura e la Fede.

Finalmente possiamo rinascere.

 

Ora sono io a dirvi e lo dico con immensa gioia: siete fuori moda… senza il Vangelo.

 

Confrontate questo quadro di Rockwell con qualsiasi altro quadro della Terra, non è inferiore a nessuna Grande Opera d’Arte.

Vermeer  e Leonardo, Michelangelo e Normann… ora se la stanno spassando alla grande nel Regno dei Cieli davanti ad una tela.

Pensate un po’ cosa avrebbe potuto fare il nostro piccolo mattacchione con la sua pipetta  al di fuori di quelle  copertine  americane che, ad ogni modo gli hanno permesso di vivere, ma non gli hanno reso affatto giustizia.

 

Ora possiamo dire alla filosofia… a cosa serve la pittura!

Ecco a cosa serve la pittura, serve a farci dipingere, serve a farci scrivere, serve a farci sperare, serve a darci quella gioia che tutto l’altro “fare” non potrà mai regalarci.

La pittura ci conduce da Dio spalancandoci la vista!

Soltanto chi è più grande di noi ci farà da maestro nell’arte, e dopo tanta “Merda d’artista” abbiamo trovato un segnale di Masaccio. Un segnale altissimo di Dio nell’Arte.

 

Quanto sono arroganti e ipocrite e noiose…  la scienza e la filosofia e la politica e l’arte contemporanea davanti a sua maestà Arte.   Rifatevi gli occhi… ed il cuore… e la mente…

 

Norman Rockwell

Regola d’oro

1961

“Tratta gli altri come vorresti che gli altri trattassero te”

 

 

 

Dov’è andata a finire la meritocrazia?

Tratta gli altri come vorresti che gli altri trattassero te!

E’ un profeta il nostro Norman!

Altro che Madonna Ciccone e Andy Warhol e coca cola e Hollywood e Marlboro!

 

Lo comprese bene il nostro Norman che ai senza Dio del progresso americano e mondiale

ormai non restava altro che ricordargli

almeno i primi due comandamenti.

 

E’ sempre molto ironica la pittura di Rockwell

mai volgare

mai pesante

mai senza bellezza

mai senza lealtà

mai senza umanità

mai senza Dio

mai senza Pittura!

 

Altro che bordelli di Avignone… e di Guernica!

 

 

Chi ritrova il Vangelo ritrova tutto!

Chissà quante altre Opere d’Arte del Novecento

verranno alla luce?

 

 

Quando organizzate le retrospettive della pittura moderna,

nelle stesse pareti dove esponete Rockwell,

non appendete anche Warhol e Rauschemberg.

Questo miscuglio tra sacro e profano

non riuscite ancora  comprenderlo,

e dico anche ai Ministri di Dio

sappiate distinguere dove c’è Dio

perché dove c’è Dio c’è sempre Arte.

 

Ciao Gladiatore con la pipetta

 non sono in grado di fare il poeta

e nemmeno lo scribacchino,

però vorrei farti una promessa…ascoltala.

 

Sei nel mio cuore Norman

ti porterò due  pipe

una  fatta da mio nonno e l’altra fatta da mio padre, 

fatte lì  nella Terra Greca dei due Mari,

dove nasce la migliore radica del mondo,

lì dove appare ancora la Madonna,

in Calabria.

 

Affiliamo le armi gladiatori!

C’è un patto d’acciaio tra i creatori:

servire il Creatore in ogni Tempo e in ogni Luogo.

Lo sento da qui  il rumore di ferraglia delle vostre armature.

Lotteremo sempre.

E’ la nostra missione.

 

Conosco il tuo potere Normann.

Conosci il mio?

Ora la  “pittura”

dovrà affrontare  me.

Ora la scultura e l’architettura

da sempre  sotto la guida non solo spirituale  della  pittura

anche loro dovranno affrontare me che li rimando al Vangelo.

Ed ora che l’ho detto

ciò implica in me

il risultato

 e l’impegno della sfida.

La storia si fa così:

con i colossi per Dio e non con i colossi per mammona!

 

Ciao artisti cresceremo nel confronto!

San Pio illumina!

L’amore trasforma!

Quando le luci della ribalta si spegneranno

e tutta questa carta straccia a forma d’arte  sarà sorpassata

rimarranno le luci di chi ha amato di più.

 

Mi hanno fatto perdere tanto tempo questi demoni!

Dovevo  ritrovare prima Dio per poter ricostruire in me:

Mente - Cuore - Mano.

 

Posso fare molte “ cose buone”

 grazie anche a te Normann!

Il tuo messaggio è degno di Masaccio

che spezza il medioevo dei consumi

per farci rinascere uomini liberi in  Dio.

 

Ora con calma e con fede

 gli spezzo la colonna vertebrale

per come hanno umiliato l’arte

l’uomo

la natura

Dio!

 

 

Renzo Vespignani e Pietro Annigoni sono i maggiori pittori italiani e non soltanto italiani del XX sec..  superiori a Picasso e a Robert Rauschemberg che fa caproni degni del dio Pan-Satana, (come la capra assemblata da Picasso).

 

  

                      Un’Opera dell’artista romano            Un’Opera dell’artista milanese

                      Renzo Vespignani.                              Pietro Annigoni. 

 

 

Queste sono le Tessere Universali del  Mosaico della Pittura e della Vita.

 

Forza

Amore

Libertà

Pensiero

Fede

Tecnica

Mente

Cuore

Mano

Forma

Luce

Colore

Tormento

Pace

Gioia

 

 

L’uomo

con la Fede

e la pittura

 

 

Padre

Figlio

Spirito Santo

Potenza

Amore

Sapienza

Mose'

Decalogo

Cristo

Vangelo

Giovanni

Apocalisse

Legge del taglione
"Occhio per occhio"

Legge del Perdono
"Porgi l'altra guancia"

Conosci te stesso

"Nosce te ipsum"

FORZA

MISERICORDIA

ILLUMINAZIONE

 

 

 

IL DUEMILA… È INIZIATO…

…E I DEMONI… SI AFFRONTANO…

…CORAGGIO… GLADIATORI DI GESU’.

 

 

 

Il viaggio più lungo

il viaggio più bello

lo compiremo senza muovere un passo

nel tempio del nostro cuore.

Questo è il vero progresso,

attrezzatevi,

è solo così che si viaggia per l’Eternità.

                                         

                                     

FORZA AMORE LIBERTA’:

la mia preghiera è nel colore.

Prima di pregare bisogna lottare tanto per imparare a pregare:

chi non vuol bene all’Arte… non vuol bene nemmeno alla Chiesa.

 

Sappiate commissionare colossi… e avrete colossi:

dopo che li avremo creati ci andremo a nascondere

per non essere mitizzati.

 

Questo è il mio curriculum…

Stefano Carlino nato a Salerno il 24 aprile 1967.

ORA SI DEVE TACERE… NON PRIMA!

 

“Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno.”

Vangelo Di San Matteo 5: 37

 

 

“Guardiamo prima in alto e poi guardiamo noi stessi.

L’infinita distanza che intercorre tra l’azzurro e l’abisso genera l’umiltà.”

San Pio

 da Un pensiero al giorno: 17 agosto.

 

 

“Non è grave se gli uomini non ti conoscono, è grave se tu non li conosci.”

Confucio

 

 

“Le difficoltà rafforzano la mente, come la fatica rafforza il corpo.”

Seneca

 

“L'uomo più ricco è quello che si accontenta di poco,

perché la contentezza è la ricchezza data dalla natura.”

Socrate

 

 

 

“Ho deciso di costringere me stesso a spezzare questo nodo

dorato dell'ambizione, per poter recuperare la mia libertà.”

Pieter Paul Rubens

 

 

Ciao.